C'è qualche differenza fra educazione multiculturale ed educazione
interculturale?
Risposta (Pasquale e Franca)
I due termini apparentemente sono uguali e spesso
nel linguaggio comune li scambiamo, in realtà tra i due concetti passa la
stessa differenza che c'è tra leggere un libro di avventura e viverla,
l'avventura, in prima persona.
Le nostre città, le nostre scuole, le nostre
strade sono sempre più "colorate": è un dato di fatto. Dire perciò
che viviamo in una società multi-culturale è una constatazione evidente, come
dire che le nostre città sono rese sempre più caotiche dal traffico. Negare
questo è negare la realtà, è come chiudere gli occhi. Una realtà può piacerci o
meno, ma è una realtà.
Per tornare alla scuola, è chiaro che un
insegnante e una pedagogia attenti ai cambiamenti, non possono non tener conto
di questa mutata realtà, che è destinata ad incidere comunque sulla personalità
degli allievi e sul loro futuro. Far loro conoscere perciò questa realtà è fare
informazione, è fare educazione multiculturale. Far conoscere gli altri paesi,
le altre culture, far capire che la storia non è solo quella di Roma o
dell'Occidente è certamente un movimento positivo verso la sprovincializzazione
dei nostri percorsi didattici. Per non cadere, però, nella banalizzazione o
folklorizzazione delle culture "altre" è necessario che l'insegnante
che vuole avviarsi verso questa direzione si prepari adeguatamente, altrimenti
rischia di fermarsi agli stereotipi dei titoli dei giornali o agli immaginari
patinati delle agenzie turistiche.
Altra cosa è l'educazione interculturale. Mentre,
come abbiamo già visto, la multiculturalità è un fatto oggettivo, non
contestabile, l'interculturalità è una risposta educativa, è l' intenzione di
entrare in questo mondo "altro".
E' il desiderio di farsi conoscere dall'altro e di conoscerlo meglio,
visto che camminiamo sullo stesso marciapiede, abitiamo nello stesso
condominio, viviamo nella stessa comunità, frequentiamo la stessa scuola.
Essendo perciò un fatto intenzionale, l'educazione interculturale si basa certo
sulla conoscenza delle culture altre, ma a partire dagli allievi che ho in
classe, tutti gli allievi, con una metodologia interattiva e di scambio
continuo. I contenuti possono essere quelli già visti per l'educazione
multiculturale, ma è la metodologia che cambia di segno: è un invito a mettersi
in gioco, scavando non solo nelle nostre menti, ma anche nelle nostre emozioni.
L'educazione interculturale non è una materia in più, ma un atteggiamento. In
questo senso fare educazione interculturale è, da sempre, compito della scuola
e degli insegnanti, è un impegno da assumere con consapevolezza per superare le
differenze individuali e giungere, dove è possibile, ad una sintesi. Graziella
Favero, infatti, sostiene che "l'insegnante è il mediatore interculturale
in grado di creare momenti pedagogici
capaci di andare oltre le reciproche differenze". Non limitiamoci ,
perciò, a leggere il libro della vita: viviamolo!
Da leggere
Per approfondire questo tema risultano preziosi:
L'educazione interculturale nella scuola di base .
Teorie, esperienze, narrazioni- La Nuova Italia;
Collana " Quaderni
dell'interculturalità" del CEM- Brescia;
Bambini stranieri a scuola - la Nuova Italia
Appunti per una didattica interculturale- Cospe
Educazione interculturale - a cura di Elisabetta
Nigris - Bruno Mondadori
La via obbligata dell'interculturalità di Antonio
Perotti - Ed. EMI